Siamo in Campania, a Sant’Angelo a Fasanella, borgo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento (Salerno). Tra i reperti archeologici rinvenuti sul territorio di Sant’Angelo a Fasanella (diversi sono stati in zona i ritrovamenti di oggetti dell’età del bronzo oltre a frammenti di oggetti di età romana) un posto di primo piano merita il “Guerriero di Costa Palomba”. E’ una scultura rupestre risalente al V-IV secolo a.C., localizzata nell’omonima località, ad una altezza di 1125 m sul livello del mare. L’effigie è quella di un antico guerriero detto “Antece”, che nel gergo locale potrebbe significare ‘antico’ o ‘immobile’. Il gioco di luci che naturalmente viene a crearsi nell’arco della giornata avvolge spesso questa scultura di una atmosfera magica conferendole un indescrivibile fascino. Ricavata a rilievo dalla roccia, è a grandezza naturale e raffigura un guerriero vestito di una corta tunica, stretta in vita da una cintura da cui pende una spada. Con la mano destra impugna una lancia alla cui base sta poggiato uno scudo borchiato; con la sinistra regge qualcosa ma l’alterazione della pietra non ne consente la decifrazione. Sulla sommità del capo v’è traccia di un elmo probabilmente asportato. Sul quadrante superiore sinistro della roccia compaiono tracce di un taglio di forma circolare che, insieme all’andamento curvilineo della base su cui poggia la figura, fanno supporre che la statua fosse inscritta in un ideale cerchio. A una decina di metri dalla scultura è stata rinvenuta una vasca ellittica di circa 85×120 cm. e profonda circa 20, dotata di un piccolo canale di scolo centrale: forse una vasca sacrificale utilizzata da popolazioni che consideravano l’area di Costa Palomba come un centro sacro. A questo punto viene da pensare che la scultura raffiguri un dio oppure che costituisca un cenotafio collocato in un’area sacra a ricordo di un eroico guerriero sepolto altrove e per qualche motivo oggetto di venerazione in questo luogo. (FdS)
Foto Realizzata con la tecnica dello Star Trail
Letteralmente si traduce in “traccia della stella”, una tecnica volta ad immortalare la traccia che le stelle percorrono sulla volta celeste: ruotando tutte attorno alla stella polare, quest’ultima appare come l’unica stella immobile nel cielo notturno. Riprendendo questo moto otteniamo uno scatto in cui le stelle non sono più puntiformi, bensì scie che descrivono con un arco di cerchio il loro percorso nel cielo durante il tempo di esposizione.